I valori della scala Beaufort vanno da 0 a 12, valori accompagnati da: un termine descrittivo, dalla velocità del vento, dagli effetti sulla terra, dall’altezza delle onde e dagli effetti sul mare.
Qui di seguito troverete un veloce riassunto con valore/termine descrittivo/effetti sul mare e a seguire la scheda dettagliata per ogni valore.
E’ un vento molto freddo che di solito porta tempo asciutto, cielo sereno e visibilità ottima. Le sue caratteristiche fisiche sono dovute ai luoghi di origine e di transito, infatti, proviene da
regioni a basse latitudini quindi più fredde delle nostre e non attraversano mari rimanendo così con tassi di umidità molto bassi che favoriscono appunto la visibilità.
E’ un vento freddo e intenso caratteristico della stagione fredda. Può essere generato dalla presenza di un’area anticiclonica situata nell’Europa nord orientale e una ciclonica sul Mediterraneo.
In altri casi può essere generato da una espansione dell’anticiclone Russo. Spesso questo vento viene associato ai venti di bora.
E’ un vento che, come dice il nome, spira da Est ed è tipicamente estivo. Lungo le regioni tirreniche, si manifesta durante le prime ore del mattino per via della brezza che orienta il vento in tale direzione. La sua influenza è sentita sul Tirreno e sull’Adriatico centro-meridionale. A volte il levante può preannunciare l’arrivo di una perturbazione.
E’ un vento che proviene dal continente africano per cui risulta essere molto caldo e secco. Durante il suo percorso verso l’Italia sul mare però, viste le sue caratteristiche fisiche, tende molto
facilmente ad acquistare umidità ed è per questo che da noi giunge caldo e umido. Può essere generato da una zona depressionaria posta sul nord Africa che appunto fa si che i venti spirino
da sud est sull’Italia. E’ un vento molto temuto nella stagione estiva perché rende le giornate molto calde e afose.
E’ un vento meridionale debolissimo che ha un azione scarsamente sentita nei mari italiani.
Il libeccio è un vento umido, molto rafficoso e violento che proviene da Sud Ovest. E’ molto temuto per gli effetti che può provocare, infatti spesso genera forti mareggiate, condizioni di
burrasca e piogge molto intense. Si può formare dallo scontro fra un fronte freddo proveniente da una depressione posta sul centro Europa e aria calda e umida proveniente da una zona anticiclonica posta più a sud. Queste condizioni determinano una spiccata instabilità alla massa d’aria in questione, favorendo appunto gli effetti suddetti. Teniamo anche presente che è facile che si verifichi tutto ciò anche nei mesi estivi.
E’ un vento che, come dice il nome, spira da Ovest ed è tipicamente estivo. Nei periodi molto caldi si instaurano lungo i litorali venti locali di brezza dovuti alla differenza termica fra terra e mare che sono deboli e in rotazione in senso orario durante le 24 ore. Lungo le regioni tirreniche, durante le ore pomeridiane la brezza di mare orienta il vento in tale direzione apportando gradita aria fresca dal mare. La sua influenza è sentita sul Tirreno e sull’Adriatico centro-meridionale.
E’ uno dei venti più intensi che interessano l’Italia. Le condizioni in cui esso si può verificare sono diverse ma tutte comunque derivano dalla discesa di aria fredda di origine polare che scende verso le basse latitudini. L’aria polare, lungo la sua discesa si scontra con aria più calda e umida proveniente dall’Oceano Atlantico, generando maltempo specialmente nelle regioni francesi.
I venti acquistano velocità quando si scontrano e si incuneano sui rilievi tra la Francia e la Spagna (i Pirenei) e poi si dirigono verso l’Italia. A seguito dello scontro con le Alpi mantengono o esaltano ancora di più la loro velocità, e aggirandole poi da Ovest si dirigono sulla penisola in direzione Sud Est. Anche se lungo il tragitto hanno perso gran parte della quantità di precipitazioni, nel passaggio sul Mediterraneo riacquistano parte dell’umidità perduta che poi verrà scaricata lungo la penisola con piogge anche di una certa entità e appunto vento forte da Nord Ovest.
COME FUNZIONA UNA MANICA A VENTO?
Quante volte vi sarà capitato di vedere una manica. Non una manica della maglia…ma lo strumento per misurare il vento. Ad esempio negli aereoporti o dove il vento può essere pericoloso.
Le maniche sono degli strumenti che permettono di conoscere in tempo reale come si comporta il vento: dal grado di rigonfiamento del cono si può valutare la forza del vento, mentre la direzione provenienza del vento è quella in cui la manica sta puntando.
Le maniche non sono dipinte a bande bianche/rossa per caso: Ognuna di queste strisce ci sta dando un valore molto importante: la velocità del vento.
Ogni banda della manica indica un aumento di 3 nodi di vento, quindi se vediamo la manica completamente orizzontale e tesa, possiamo stimare la velocità del vento ad almeno 15 nodi (circa 28 Km/h).
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