ANNEGAMENTO IN ACQUA DOLCE, IN ACQUA CLORATA E IN ACQUA SALATA

La tipologia di annegamento ha effetti differenti se avviene in acqua dolce o in acqua salata

  • Annegamento in acqua dolce

Il passaggio di liquidi agli alveoli è molto rapido. L’acqua dolce altera il surfattante, gli alveoli collassano e insorge la fibrillazione ventricolare L’acqua dolce è ipotonica rispetto al sangue, quindi per osmosi elevate quantitativi di acqua penetreranno dai polmoni al sangue aumentandone dapprima la diluizione (emodiluizione) e il suo volume (ipervolemia aumento del volume di sangue circolante che determina un eccessivo lavoro per il cuore costretto a pompare un volume ematico maggiore), il rigonfiamento eccessivo dei globuli rossi ne causerà infine la rottura (emolisi) con il rilascio dell’ emoglobina, fondamentale molecola di trasporto dell’ossigeno nei globuli rossi. Ciò comporterà una grave ipossia che porterà nel giro di pochi minuti a gravi alterazioni miocardiche, quindi al successivo arresto cardiaco ed una insufficienza renale acuta (l’emoglobina libera nel sangue e non più conservata all’interno del globuli rossi danneggia gravemente l’apparato di filtrazione renale). La morte della persona varia tra i 3-5 minuti dalla sommersione.

Annegamento in acqua clorata, piscine

Gli effetti sono medesimi all’annegamento da acque dolci. L’acqua con cloro ha effetti più marcati rispetto all’acqua dolce non trattata, soprattutto a livello dei setti interalveolari che vengono rapidamente danneggiati con conseguente e drastica diminuzione delle superfici respiratorie.

Annegamento in acqua salata

In acque salate il problema é più grave, perché l’acqua salata che penetra negli alveoli, è 3-4 volte più concentrata del sangue che, per osmosi “richiama (l’opposto rispetto a quanto accade in acque dolci) negli alveoli la componente liquida del sangue (plasma) con consequente:

Ø  EDEMA POLMONARE (acqua e plasma nei polmoni).

Ø  IPOVOLEMIA ED EMOCONCENTRAZIONE (il sangue perde parte del volume plasmatico pertanto i globuli rossi sono più concentrati),

Ø  SHOCK (grave caduta della pressione arteriosa per riduzione della massa liquida circolante).

L’edema risulta essere sempre severo e particolarmente grave rispetto a quello provocato dall’annegamento in acque dolci. La quantità di acqua salata necessaria per determinare l’arresto cardiaco è però doppia rispetto all’acqua dolce. L’annegamento in acqua salata può causare la morte in 7-8 minuti, seppur i tempi risultino più lunghi rispetto a quello d’acqua dolce, le difficoltà di recupero dovuto anche a fattori esterni come correnti o maree e la velocità di sommersione fanno rendere il soccorso in acqua salata il più complesso.

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